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voglio invecchiare male e solo come un animale *

a volte,
ultimamente spesso,
mi sento troppo peso
addosso
e vorrei, semplicemente,
sentirmi dire:
riposati un attimo
ma come in quella canzone
se la gente sa che sai suonare,
suonare ti tocca per tutta la vita
ma io non so fare niente
tranne, forse, leggere libri
e sognare, raramente,
sotto la doccia
con il vapore
che annebbia la stanza
e nudo
davanti allo specchio
non riesco a vedermi
e immagino altro
in una città nuova
mi piace camminare
senza meta da solo
nella speranza
di una scoperta
assaporare l’aria
a pieni polmoni
e in una silenziosa curiosità
osservare i particolari
negli oggetti, nelle case,
nella vita quotidiana
della gente del posto

* Voglio invecchiare male – Zen Circus ft. Management

I’ve looked at life from both sides now from win and lose and still somehow *

mi sono ritrovato
da solo
nel silenzio
volutamente
per ascoltarmi
dentro
la mia dimensione intima
che stento a esprimere
per paura
di romperla
come un vetro fragile
e non sapere
più ricomporre
i pezzi
il tempo diluito
come il vino
con l’acqua
che sembra buono
ma non ha essenza
un mese senza
incorporare l’assenza
la mancanza
senza abituarsi
a fare finta
e gli occhi di mia madre
la pelle di mio padre
la mia barba bianca
tutte le vite
che avrei potuto essere
forse
le ho condensate
in una sola
le vivo a pillole
quando capita

continuare a sentire:
la vita è strana
ma ditemi rispetto a cosa
ho immagini
di marciapiedi sgangherati
e buche nelle strade
piene d’acqua stagnante
in cui provo a specchiarmi
senza successo
volerci saltare dentro
come i bambini
incuranti del rischio
di inzupparsi
il vestito buono

* Both sides now – Joni Mitchell

e ancora torno di notte e ti vorrei incontrare davanti al portone *

se c’è una cosa
può andare male
io so come fare
dovevo mantenere
dritto il timone
e restare a navigare
nella direzione del silenzio
ma come con le sigarette
dopo aver smesso
ti dici: una
cosa può mai farmi?
e io volevo
solo sentirti addosso
quando succede
lo chiamo
ragionare col cazzo
la pelle non dimentica
e in certi periodi
di astinenza
prende il sopravvento
anche se vorrei scomparire
dentro qualsiasi cosa
chiudermi in una bolla
ed escludere tutto il resto
per non inciampare
di nuovo sulla stessa radice
quella di sempre
quella che non riesco ad estirpare
perché è più brava di me
a giocare a scacchi,
ha sempre pronta
una contromossa,
se fa qualcosa
sa già a chi dare
la colpa

* Mia – Giovanni Truppi

qualcosa e 1/2

sto attraversando notti insonni
ma senza frustrazione
tipo quei film che trovi
già cominciati e non
riesci a capire dove
vogliono andare a parare
sto attraversando notti insonni
quasi senza ragione
che tanto poi
non mi potrà servire
immagino cosa potrei dire
se solo sapessi come
magari con un dove
in linea retta
nella medesima direzione
ma sono un Mastroianni
intrappolato nel suo
non volersi accontentare
e piuttosto che seguire
una strada ne costruisce
sempre nuove
che non arrivano a
nessuna destinazione
per la bellezza del viaggio
qualcuno potrebbe dire
ma io non ho il suo carisma
e nemmeno una
Claudia Cardinale

e parlo male, ma penso peggio *

sono stato troppo lontano
da queste righe
senza un motivo particolare
forse dovevo riordinare
un po’ di casini
riporre e catalogare
scatole di ricordi
e di emozioni
tenerli lontani
dagli occhi e dal cuore
come se questo potesse bastare
forse avevo solo bisogno
di un nuovo punto di osservazione
di una distanza da cui guardare
con un angolo migliore

ma qui e ora
a questo suono di penna
sul foglio
mi emoziono ancora
che se chiudo gli occhi
respiro aria nuova
sto imparando a lasciarti
sul bianco
parola dopo parola
ma non ho disciplina
fottiti tu
e tutte le tue personalità
che poi in fondo
è sempre e solo una

leggo Ferlinghetti
ad alta voce
in lingua originale
ed è uno spettacolo
il suo modo di immaginare
accostare
incastrare
le parole
ognuna col proprio valore
ognuna con la sua direzione
che sa dove andare a colpire

* Licantropo – Marta sui tubi

che risposte ci suggerirà questo vento dislessico *

c’è questo silenzio stanotte
che non riesco a decifrare
quest’aria umida
e questa sensazione
di non appartenere a niente
nemmeno a me stesso
se ti penso mi viene voglia
di urlare e bestemmiare
ci sono cose che fatico
ad accettare
ma non ho voce in capitolo
e forse è questo
a farmi più male
stai benissimo
lo devo dire
hai un talento naturale
stavo pensando ad altro
ma sono stato costretto
a virare
c’è una strana forza
che mi attrae
e non riesco a controllare
insegnami a giocare
tu che riesci a farlo bene

* Nuvole senza Messico – Giorgio Canali & Rossofuoco