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I’m pushing an elephant up the stairs *

giorni grigi
a maggio
ogni volta
che parto
e poi ritorno
è un dramma
una mosca vola
nel silenzio
della stanza
tu mi chiedi
cosa mi trattenga
io non ho risposta
forse, un senso
di appartenenza
anche se
non è mai abbastanza
avevo una frase
che mi girava in testa
l’ho appuntata su un foglio
per non dimenticarla
che sono stato
arido di pensieri e di parole:
quanti sogni
può distruggere
una grandine
fuori stagione?

* The Great Beyond – R.E.M.

ho una ragazza dentro il frigo, io la amo senza scongelarla *

impariamo a costruire
alibi
in attesa di usarli
e a disegnare abiti
per indossarli
nelle occasioni
che contano
assieme a una maschera
in abbinamento
il manuale
delle belle parole
quelle che non fanno male
disinnescate
parlare del meteo
per avere qualcosa
da dire
emozioni stampate in serie
tutto il resto
da trattenere
nascondere sotto i tappeti
del nostro voler
sembrare “normali”
accettati
accecati
dal luccichio sfavillante
moneta sonante
invidiare la ricchezza
quasi come una religione
una direzione forzata
un’ossessione morbosa
accumulare l’inutile
poi buttare via tutto
e comprare altro
e altro ancora
circolo vizioso
che si autoalimenta
fino all’autodistruzione
non sentirsi mai
all’altezza
ma non sapere mai di cosa

* Vivere fuggendo – Il pan del diavolo

I’ve looked at life from both sides now from win and lose and still somehow *

mi sono ritrovato
da solo
nel silenzio
volutamente
per ascoltarmi
dentro
la mia dimensione intima
che stento a esprimere
per paura
di romperla
come un vetro fragile
e non sapere
più ricomporre
i pezzi
il tempo diluito
come il vino
con l’acqua
che sembra buono
ma non ha essenza
un mese senza
incorporare l’assenza
la mancanza
senza abituarsi
a fare finta
e gli occhi di mia madre
la pelle di mio padre
la mia barba bianca
tutte le vite
che avrei potuto essere
forse
le ho condensate
in una sola
le vivo a pillole
quando capita

continuare a sentire:
la vita è strana
ma ditemi rispetto a cosa
ho immagini
di marciapiedi sgangherati
e buche nelle strade
piene d’acqua stagnante
in cui provo a specchiarmi
senza successo
volerci saltare dentro
come i bambini
incuranti del rischio
di inzupparsi
il vestito buono

* Both sides now – Joni Mitchell

will you feel better, better, better? will you feel anything at all?

ogni tanto
e non sono io
a scegliere quando
un senso di vuoto
mi colpisce
e mi lascia sospeso
a galleggiare
nel mondo
ogni tanto
mi ricordo
di una scatola
in alto,
in fondo,
piena di ricordi
sorrisi, frasi e sguardi,
di un tempo
che sembra così lontano
che non riesco
a decifrarlo
cosa eravamo?
cosa siamo?
due sconosciuti
in cerca di aiuto
convinti di riuscire
a smussare le solitudini
che ci portiamo dentro
ognuno a suo modo
ci riesce
o crede di farlo

* Better – Regina Spektor

Tre: stringimi forte che non so che fine faccio *

per strada
e non ricordo
dove e quale
mi sono perso
le parole
da un po’ di tempo
magari, è un momento
magari, pure lungo
ma la notte
ci penso spesso
penso,
a metterle in fila
una dopo l’altra
a cercare
di comporre una storia
magari, questa storia
la mia storia,
una storia normale
della mia generazione
senza vento
senza guerra
senza futuro
in perenne presente
sempre in bilico
pure nei sentimenti
e questo non scrivere
mi fa male
che prima o poi
le dovrò pure
raccontare
queste cazzo
di emozioni
in rivolta
anche se
vi sembreranno
uguali
a milioni di altre

* Stupida canzone – Fast animals and slow kids

foto d’artista, canali locali e tautologie varie

di risate
su foto d’artista
in un museo
quasi deserto
su programmi
molto surreali
in canali locali
venti pagine
di Barthes
e ho scartato
tutto quello che
avevo scritto
perché
mi sembrava
scadente
mi è rimasta
la sensazione
sulle mie dita
della tua pelle

certe notti per dormire mi metto a leggere e invece avrei bisogno di attimi di silenzio *

su quella panchina
parole su parole
guardarsi negli occhi
scordarsi le ore
ma non cambierei
tutti i miei domani
per un solo ieri
che il mio concetto
di amore
non è più uguale
a com’era un tempo
e nemmeno io
ho frantumato illusioni,
ho frantumato i coglioni
a pagine bianche
con parole banali
fotocopiate
da film sentimentali
del cazzo
dai romanzi generazionali
idealizzando tutto
quando forse bisognava
stare in silenzio
e non pensare di essere
il centro del mondo
ma, ero solo un ragazzo

* Un’altra vita – Franco Battiato

balla come se tutta questa mediocrità ti piacesse davvero *

rileggo dei vecchi versi
perché non so più
che cazzo dire
lascio scivolare
tutto queste parole
a caso
sperando
in un colpo di culo
che siano loro
a cercarsi
l’una con l’altra
e a comporsi
in frasi di senso
compiuto
non ho più voglia
di aggiustarle
ogni volta per niente
per finire a parlare
di qualcosa che non esiste
che non resiste
che quasi
non lascia più tracce

* Falso bolero – Giorgio Canali & Rossofuoco

I desideri non invecchiano quasi mai con l’età *

da troppo tempo
non ti sento,
da troppo tempo
se ci sei
lancia un sasso
in questo buco
di emozioni
stagnanti
dove sei finito?
non riesco più
a scorgerti
negli sguardi
nei gesti
in sorrisi improvvisi
regalati
non riesco più
a immaginarti
a fare sogni erotici
a disegnare
prati fioriti
dove gli altri
vedono deserti
forse, ho smesso
di cercarti
per paura di perdermi
ancora
per paura di perdere
ancora
questa tranquillità
anestetizzante
che non fa male
ma non lascia niente
se non giorni
senza ricordi
e senza ricorrenze
da rinnovare
dove sei, amore?
che ne è stato
del tuo pulsare?

* La stagione dell’amore – Franco Battiato

la crudeltà del foglio bianco

è cosi atroce
questo foglio bianco,
non mi lascia in pace
mi tormenta
è sempre pronto a chiedermi
se ho una storia da raccontare,
ma non riesco mai a soddisfarlo
ogni volta che mi sembra
di averla trovata
mi perdo,
sempre nel solito
imbuto emozionale
se solo sapessi
come andare avanti,
lo farei volentieri,
invece mi fermo,
rileggo e mi rimangio tutto
e allora ricomincio da capo,
anche se non serve a niente
ritorno sempre allo stesso punto
un punto morto
dovrei forse fare più esercizio,
mettermi ogni giorno
davanti a questo foglio bianco
e scrivere
cose anche senza senso,
fino a riuscire a trovarlo